I nostri giorni difficili di Ugo Colla (2023) 

I nostri giorni difficili di Ugo Colla (2023) 

Dopo l’incontro con il poeta e scrittore sestrese Ugo Colla de I nostri giorni romantici, nel quale sono stati colti gli aspetti caratterizzanti il modus narrativo dell’autore: la storicizzazione degli eventi, il ricorso alle fonti artistiche, culturali e musicali, la sensibilità poetica introspettiva ed espressiva; eccoci piacevolmente coinvolti nella recensione del nuovo lavoro. Un compito che va oltre l'analisi di quanto vi sia di autobiografico nel romanzo, concentrandosi invece su quanto questo sia coerente con lo stile dell'autore e quanto risulti accessibile al pubblico. Il modus narrativo de "I nostri giorni difficili" rimane invariato rispetto al precedente, non vi è nulla da aggiungere.

Il nuovo romanzo si concentra su elementi costanti: la famiglia nelle sue diverse dinamiche, dall'origine all'allargamento, fino ai nuclei giovanili. Un ulteriore aspetto riguarda il contesto contemporaneo della scuola, così come viene percepito e vissuto dal protagonista Aldo (e, oserei dire, dall'autore stesso), l'amore e la poesia come forze salvifiche.

Al centro della narrazione si erige la "famiglia", un valore fortemente radicato nel protagonista Aldo (e nell'autore), così come nella co-protagonista Luisa, sua moglie. È il concetto di "famiglia", inteso come custode di ricordi, scenario di avvenimenti e terreno di sviluppo umano e sociale, a tessere le fila della trama, persino quando l'attenzione si sposta ai suoi margini: l'ambiente lavorativo, un'analisi meticolosa del proprio tempo e delle relative problematiche (come l'educazione familiare carente, la scarsa attenzione scolastica, la crisi del ruolo educativo, la sindrome ansioso-depressiva dei docenti, e così via).

Coinvolgente è il richiamo al passato: ai ricordi di genitori affettuosi e premurosi, all'impegno di preservare persino la vecchia abitazione per non cancellare le memorie. Descrizioni suggestive emergono delle vette dell'Alto Adige, delle avventure con i figli Irene e Matteo, e dell'anziano Gunther. Tra gli obiettivi dell'autore Colla c'è sicuramente quello di esaltare l'importanza degli anziani nel preservare e trasmettere la tradizione familiare e territoriale, oltre a essere un punto focale per l'affetto e l'educazione.

L'antagonista prende forma nella figura della dirigente scolastica Lorenza, donna avvenente e ambiziosa, disposta a sacrificare tutto e tutti, ma priva di risultati concreti e vanagloriosa. Lei non rispetta né il valore dell'amicizia né i ruoli del personale, ignorando persino la legislazione scolastica. Questo personaggio di antagonista non è certo originale e raro, ma per fortuna non tutti i dirigenti scolastici e insegnanti (come lo stesso Aldo, che si muove tra tradizione e innovazione, insegnante di Latino e Greco che condivide pensieri d'amore con i suoi studenti) si adattano agli stereotipi delineati nel romanzo.

Esistono dirigenti scolastici e docenti che si dedicano attivamente a contrastare le violazioni normative, i problemi scolastici e il declino dei valori, sia nella sfera familiare che sociale. Questo ci offre la speranza di un rinnovamento sociale e culturale nel mondo dell'istruzione, un aspetto negativo evidenziato con merito da "I nostri giorni difficili", che stimola momenti di profonda riflessione nei lettori e instilla in loro un senso di responsabilità personale. Questo è anche il potere della poesia. Proprio come la poesia è Amore, il legame che, attraverso la famiglia, salva Aldo dalla solitudine e dall'ansia depressiva.

Ugo Colla, "I nostri giorni difficili", Edizioni Divinafollia, Collana Fuorionda, Caravaggio (BG), 2023  

Notizie. Ugo Colla, sostenitore della poesia-racconto, ha aderito al movimento letterario dell’Inquietantismo, grazie all’incontro culturale con la scrittrice, poetessa ed editrice Silvia Denti, esponente di spicco di tale movimento.

 

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