La Scuola “Media” Manzoni tornerà a casa

La Scuola “Media” Manzoni tornerà a casa a partire dal nuovo anno scolastico

di Giuditta Castelli

San Benedetto del Tronto. La Scuola Manzoni per l’inizio del nuovo anno scolastico 2022-2023 tornerà a casa.

Ne fa cenno la stessa dirigente scolastica dell’Iscnord Giuseppina Carosi, nella sua lettera aperta ai genitori in occasione delle indicazioni sulle modalità di iscrizione alle classi prime per il nuovo anno scolastico. La conferma non ufficiale viene anche dal Palazzo.

Ricordiamo come la presenza del cantiere ha creato non pochi disagi, non ultimo ha condizionato la scelta dei genitori nell’iscrizione dei propri figli.

I lavori, iniziati a metà gennaio 2021, si sono resi necessari per incrementare la sicurezza sismica e per migliorare l’efficienza energetica ma anche per accogliere il nido dell’infanzia la Mongolfiere

Sarà quindi un evento importante anche per tutto il complesso scolastico Ferri che si rialzerà in tutto il suo splendore.

Un complesso, sicuramente all’avanguardia, dall’alto livello educativo e formativo per la modernità delle strategie educative a misura di bambino e preadolescente. Pioniere di tante iniziative legate all’ambiente, alla digitalizzazione, alle scienze, alle lingue, all’arte, al teatro, alla musica, all’arte, un laboratorio questo che ha lasciato orme indelebili con il Murales del Mare, che fa bella mostra di sè al molo sud della Città. Ciò attraverso itinerari didattici diversi da quelli curriculari dando agli alunni la possibilità di esprimere la propria creatività, di affinare l’uso di materiali, strumenti, e tecniche e grazie alle competenze espresse dai docenti che hanno da sempre lavorato a fianco del territorio.

E’ proprio da tale valutazione meritoria legata ai laboratorio che si è investito nella destinazione di tutto il nuovo secondo piano ai laboratori. Mentre il primo piano sarà destinato alle aule. Il piano terra ospiterà il nido d’infanzia La Mongolfiera.

Un solo ed unico Complesso scolastico, quello che dovrà prendere per mano i bambini di tre anni e condurli, fino all’ingresso alle Superiori. Una vera rivoluzione che parla di nuovi laboratori, di collaborazione fra i diversi ordini di scuola, di condivisione con le famiglie e il quartiere e soprattutto, di strategie didattiche attive.

Un quartiere, dunque che si riappropria della sua identità attraverso la sua Scuola.